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IL BILINGUISMO IN DUE PAROLE

IL BILINGUISMO IN DUE PAROLE

Il bilinguismo, inteso come la capacità di padroneggiare due lingue, non è tutto uguale. In realtà da un punto di vista psicologico e pedagogico è possibile distinguere due forme di bilinguismo:
il bilinguismo coordinato 
Si tratta di soggetti cresciuti all’uso simultaneo di due lingue, in un sistema coordinato di usi linguistici tali da permettere al pensiero di collegarsi alle espressioni verbali senza essere costretti ad operazioni di traduzione; si tratta di soggetti che hanno appreso le due lingue con schemi paralleli e distinti perché le due lingue sono apprese una indipendentemente dall’altra. È quello che capita ai bambini e alle bambine che sin dalla nascita sono stati immersi nel bilinguismo familiare e senza alcuna fatica hanno assorbito i linguaggi madri.
il bilinguismo complementare
Si tratta di soggetti che posseggono il codice verbale della seconda lingua, rispetto a quella madre, e che è stato appreso successivamente in tempi di vita differenti. In questo caso l’approccio alla nuova lingua, per consentire un facile ed efficace apprendimento, dovrà avvenire nell’infanzia oppure attraverso metodologie individualizzate, secondo il metodo OIL di Oxford School; motivazione, interesse, setting educativo, soggetto attivo, relazione, pluralità di stimoli.

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